
La Gazzetta dello Sport riporta come questo fine settimana in Serie A sia stato caratterizzato da un’ondata di errori arbitrali e controversie che hanno riacceso i dibattiti sulla coerenza e l’efficacia dell’arbitraggio. Partite come Torino-Genoa, Empoli-Milan e Como-Juventus sono state al centro della tempesta, con errori critici che hanno portato a critiche diffuse da parte di giocatori, allenatori e tifosi.
Incidenti chiave e problemi arbitrali
Torino-Genoa: l’errore più evidente è stato quando l’arbitro Ermanno Feliciani non ha assegnato un rigore per una chiara tirata di maglia ad Antonio Sanabria da parte di Stefano Sabelli. L’incidente, descritto come visibile “anche dalla luna”, non è stato penalizzato in campo né corretto dal VAR. Elenito Di Liberatore dell’Associazione arbitri ha ammesso: “Non assegnare il rigore è stato un errore, sia in campo che nella sala VAR”.
Empoli-Milan: l’arbitro Luca Pairetto ha dovuto affrontare critiche per la sua gestione di diversi incidenti. Sebbene la sua decisione di evitare un cartellino rosso per il fallo di Cacace su Walker sia stata ritenuta corretta dagli ufficiali, la sua prestazione complessiva è stata rovinata da confusione e falli mancati. Un problema significativo ha riguardato uno scenario di fuorigioco che il VAR non è riuscito a correggere a causa di limitazioni tecniche.
Como-Juventus: un controverso fallo di mano di Federico Gatti è stato dichiarato involontario, scatenando il dibattito su cosa costituisca un’infrazione punibile. Di Liberatore ha difeso la decisione, affermando: “Gatti stava cercando spazio e il contatto con la sua mano è stato fortuito”.
Preoccupazioni più ampie sulla coerenza
Le incoerenze nell’interpretazione di falli, falli di mano e situazioni di rigore hanno lasciato giocatori e allenatori frustrati. Il direttore sportivo del Torino Davide Vagnati ha espresso la sua rabbia dopo l’incidente di Sanabria: “L’arbitro può commettere errori in campo, ma perché non usare la tecnologia che può aiutarlo?” Allo stesso modo, il presidente del Torino Urbano Cairo ha definito la decisione “incredibile”, aggiungendo che erano stati assegnati rigori meno evidenti in altre partite.
Anche l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi ha espresso le sue preoccupazioni dopo le ultime partite, affermando: “Non capisco più le direttive. È già la quarta o quinta volta in questa stagione che le decisioni ci vanno contro”. I suoi sentimenti sono stati riecheggiati da Gian Piero Gasperini dell’Atalanta, che ha criticato il VAR per aver creato confusione tra tifosi e giocatori: “Non c’è più certezza nelle regole; tutto sembra contraddittorio”.
Richieste di miglioramento
Il crescente numero di errori ha messo sotto pressione gli arbitri e i loro organi di governo mentre la Serie A entra nella sua fase decisiva. Con battaglie cruciali per lo scudetto, i posti europei e la retrocessione incombente, gli errori potrebbero avere conseguenze di vasta portata. Il designatore arbitrale Gianluca Rocchi ha sottolineato due priorità: punizioni più severe per condotta violenta e assegnazione di rigori solo per infrazioni evidenti.
Nonostante questi sforzi, errori di alto profilo, come quelli che coinvolgono Feliciani e Pairetto, hanno portato alla loro sospensione per una partita. Questa misura è considerata necessaria per ripristinare la responsabilità, ma evidenzia anche problemi più profondi all’interno dell’arbitraggio.