March 17, 2025
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Il Milan ha approfittato di alcuni scontri diretti nella lotta per i posti europei nel weekend, e ora il quarto posto è a soli sei punti di distanza.

Come scrive questa mattina La Gazzetta dello Sport (vedi sotto), Sergio Conceiçao e il Milan non si arrendono, né quando vanno in svantaggio durante le partite né ora che vogliono provare a entrare in Europa scalando la classifica.

Il weekend ha dato una mano al tecnico portoghese e alla squadra: una seconda vittoria consecutiva (sofferta) in campionato ha ridotto di due punti il ​​distacco dai posti in UCL. Otto giorni fa era di 11 punti, ora è sesto, e anche se i rossoneri restano noni, è una spinta.

Uno sguardo dietro le quinte
Lo si capisce anche dai dettagli, da quella foto scattata nello spogliatoio, con tutti i giocatori che festeggiano. Non è una routine, ma un’istantanea che si scatta solo in caso di vittorie importanti.

Quella contro il Como è considerata significativa per come è nata e per la reazione nel momento di massima difficoltà. I ​​giocatori la considerano un’affermazione frutto dell’unità e della compattezza del gruppo.

Se sarà la svolta della stagione lo scopriremo solo dopo la sosta, nella trasferta contro il Napoli. Il Milan si sente un po’ solo contro tutti, come ha ammesso Rafael Leao dopo la sconfitta con la Lazio.

L’atmosfera tossica a San Siro è continuata durante la partita del weekend e basterebbe vedere la maggior parte dei gruppi, soprattutto quelli in difficoltà, crollare sotto la pressione. Eppure, questo clima d’assedio ha prodotto l’ennesima rimonta.

Magic six
Con Conceiçao, partire male, recuperare e festeggiare dopo il fischio finale sta diventando un’abitudine. Sabato è successo per la sesta volta da quando il tecnico portoghese è in panchina.

La doppia rimonta contro Juve e Inter in Supercoppa Italiana è stata una sorta di anteprima di quello che poi sarebbe successo in campionato dove ci sono state altre quattro rimonte: contro Parma, Lecce e Como, sia nella prima che nella seconda partita.

Troppe per essere una coincidenza. Si può discutere di un approccio sbagliato della squadra alle partite, di un’attenzione che non tutti mettono in fase difensiva o che comunque non basta per non andare in svantaggio. Di sicuro però questo Milan sa giocare fino in fondo

L’essenza della ‘grinta’
In termini di voglia di lottare e non mollare mai, il gruppo sta acquisendo il DNA di Conceiçao, che in queste rimonte ha messo molto di sé. Non solo in termini di motivazione, ma anche di mosse tattiche.

Sabato ha fatto entrare nella ripresa Youssouf Fofana e Tammy Abraham che hanno fatto la differenza. Contro il Lecce si è giocato la carta Rafael Leao, decisivo nel passare dallo 0-2 al 3-2.

Contro il Parma ha pescato dalla panchina Samuel Chukwueze, autore del gol del 3-2, mentre in Supercoppa ha superato l’Inter grazie a Leao e Abraham subentrati.

Il Milan può quindi continuare a sognare un posto nelle prossime Coppe dei Campioni. Magari in Champions League, con tanti punti da giocarsi.

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